ventisettepuntouno

Lucien Freud, Standing by the Rags, 1988-89 (part.)

di Francesca Aprea

 

Eppure ti aspettavo
_____________a letto
nel fianco che è una costola
_______che pure è feritoia
tra mura maestre,
e dei maestri l’efferata intransigenza
l’acerba minuzia,
il callo della precisione
________________smorzato dall’infiltrata
________________goccia
____________________nemica
e il capolavoro fu
________________dell’accidente

e dico
impara per imparare
come
____amare per amare
eppure tra il lato e il fronte
porti
___la faccia amara
____________delle fronde
eppure aspetto
il giorno nuovo
nella notte passata
______________eppure aspetto
______________di vedere il tuo profilo ______domani .

8 commenti

  1. LVDC (il cui vero nome è Aristarco) · · Rispondi

    Vediamo se dico solo un mucchio di cazzate o se qualche volta ho anche ragione. Mi sapresti fornire una sola valida motivazione che giustifichi la struttura per così dire “scomposta” dei versi del tuo scritto?

  2. francesca · · Rispondi

    La chiave di lettura è la goccia.

  3. LVDC (il cui vero nome è Aristarco) · · Rispondi

    Interessante. Bella intuizione (anche se non è nuova). Ti ringrazio per la risposta.

  4. Ma fatevi meno pippe porca troia!
    Ma vi rendete conto?
    “Eppure ti aspettavo”…è questo il senso di tutto…EPPURE…nonostante tutto!
    Grande Franci…
    Scusate il tono ma questo è uscito.

  5. LVDC (il cui vero nome è Aristarco) · · Rispondi

    Il tuo tono è scusato, grande stronzo testa di cazzo. Come vedi, anche a me esce solo questo.

  6. Antonio · · Rispondi

    Ti consiglio di fare molta attenzione…
    Solo le gratuite offese che hai lasciato ti possono uscire…e tra l’altro dai commenti che fai e da come rispondi a lecite provocazioni lasci veramente intendere di essere un bambinetto viziato e stupido…il tono che ho usato è al plurale…se rispondi offendedo solo tu, hai una lurida coda di paglia…
    Lavati le mani prima di toccare la tastiera per rispondere a me.
    No mi degno nè di continuare adesso nè di risponderti in un futuro…

  7. LVDC (il cui vero nome è Aristarco) · · Rispondi

    Ah! Ah! Che senso ha dire che il tuo commento era al plurale se l’UNICO a commentare, al di fuori dell’autrice, ero stato io? Fai un po’ d’attenzione anche tu. E, sai, mi sa che sei proprio tu quello che si fa troppe pippe, a questo punto.

  8. AnnaR. · · Rispondi

    questa pazienza infinita che sgocciola tra mura e convinzioni, questa sola forza tenace del “nonostante tutto, io…”.
    Molto incisivo l’impara per imparare e subito dopo l’ama per amare (anche se tu hai scritto “amare per amare”, due infiniti che possono significare mille altre cose, qui)
    E’ una potenza – questa alterità che tracci e tracci molto bene – che potrebbe diventare atto-uragano. Atto senza argini.
    Molto, molto bella, Francesca.
    Mi è piaciuta molto.

    Un caro saluto,
    AnnaR.

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