Che ho lacrime e non ho occhi

Maurice Tabard and Roger Parry - Room with Eye, 1930 (part

di Ilaria Mariano

Che ho lacrime e non ho occhi
(la parete è calda
e mette freddo)

Come dire
Che non ho occhi,
che imploro mani,
che ho avuto vent’anni
per imparare a rimpiangere
i rivoluzionari vent’anni di mio padre,
e che ora a vent’anni
compatisco anche quelli.
Che non capisco
come siano possibili
la gioia e il disgusto,
come non si escludano, Dannati!
Dannati.
Che non mi è chiara
questa Dannazione,
non si rivela.
(Abbattete quel muro,
scagliatevi contro!
(Dio mio sorreggete quel muro!
rattoppate i mattoni che cedono.)
Come dire che non ho fede,
che non ho grida,
che m’accade ora di scorgere
un ristagnante torpore di fondo,
che m’accade di scorgere in fondo
e non so come dire.
Come dire
che verso lacrime
senza tuttavia avere occhi.
Che non ho occhi, che non ne ho.

«Piena, stella, brilla,
si spegne e
non c’è più.
Sui tetti, nella notte,
una scintilla,
chiude gli occhi e
cade giù.»

Un commento

  1. è veramente bella…. mi piacciono molto i primi versi… brava!

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